Lo consiglio vivamente!
Roberta mi ha aiutato a scrivere una storia personale. Si è dimostrata attenta e sensibile, viste le tematiche trattate. Alla fine ci siamo riusciti. Oltre alla soddisfazione per il lavoro svolto anche il piacere di avere avuto la collaborazione di una persona speciale. Ho avuto modo di leggere i suoi libri, i racconti ed anche tutto quanto pubblica. Una fonte inesauribile di volontà, di profondità di pensiero e di freschezza. Non la ringrazierò mai abbastanza.
Claudio A.
Il retelling diventa una sorta di compromesso tra la tradizione che ci ripropone valori e idee ancestrali però con quel tocco di originalità, dato dal diverso ambiente della modernità.
Tutto senza scoperchiare ne distruggere la nostra comfort zone.
Si tratta quindi di abbellire non tanto le favole quanto i concetti vii espressi, adattandoli alla diversità storica, sociale e persino politica, con un linguaggio che sembra nuovo ma che è, in realtà, molto antico e affonda le sue radici nel substrato etnologico che ci appartiene di diritto.
Come a vole innovare senza rinnegare totalmente le conquiste umane ameno nel campo delle idee.
Ecco che gli archetipi possono, di volta in volta, servire a orientare la società alle prese con problemi apparentemente nuovi ma derivanti dalle stesse consuete ossessioni: chi siamo, da dove veniamo e come possiamo procedere al meglio in un mondo che spesso è difficile e impossibile da leggere e mappare.
Ecco che le favole e le storie folcloristiche ci aiutano.
Donandoci forse dei sensi nuovi e riuscendo a organizzare al meglio lo spazio che intercorre tra realtà e mondo delle idee, o come amo definirlo del numinoso. Ecco che le favole parlando tramite simboli e immagini, spesso forti e spesso molto “orrorifiche” possono liberare molti frammenti di codici etici dal pericolo del moralismo.
La De Tomi in questo stile narrativo è un vero asso.
Sa viaggiare con grazie e eleganza in questi piccolo frammenti di antichi codici di comportamento, di divieti e persino di ribellioni ai divieti.
Estratto Blog Les Fleurs du Mal – “Alyssa. L’ultima sirenetta” di Roberta De Tomi, Dario Abate editore. A cura di Alessandra Micheli – LES FLEURS DU MAL BLOG (wordpress.com)
Recensione di “Trappola d’ardesia” dal sito “Contorni di Noir”
Roberta De Tomi – Trappola d’ardesia | Contorni di Noir
“Trappola d’ardesia”: Un thriller colto, lontano dagli stereotipi
Ho preso in mano questo thriller psicologico senza sapere bene cosa aspettarmi. La penna di Roberta mi ha quindi condotto in un tortuoso viaggio attraverso la psiche umana in cui ciò che mi ha colpito è la “normalità” dei personaggi coinvolti nella storia. De Tomi evita sapientemente di infarcire la storia della facile violenza che cattura il pubblico o di raccontarci le storie di geniali menti criminali e di coloro che li contrastano. Trappola d’Ardesia racconta dell’orrore in cui persone perfettamente normali possono ritrovarsi travolte. I peggiori orrori originano da semplici vissuti, da quelle piccole zone d’ombra che si vanno accumulando fino a generare inattesi mostri. Zone d’ombra che tutti lasciamo dove sono spesso per pigrizia, per convenienza, per timore di assumersi le responsabilità implicate dalla scelta dell’azione. Trascinati dall’inedia lasciamo che le pozze di oscurità ristagnino e si allarghino, fino a finirci dentro. E a volte ne possiamo uscire redenti, magari grazie a un aiuto fortuito, altre volte affoghiamo e la possibilità di redenzione ci è preclusa. Tutto ciò viene mostrato nel breve romanzo senza cadere in luoghi comuni, senza puntare il dito accusatorio con facili prese di posizione. La narrazione è ben scandita temporalmente e riesce a fare un uso magistrale del punto di vista corale. La penna dell’autrice risulta scorrevole senza mai scadere nel banale, colta, ma mai boriosa. Si avverte una ricercata profondità che non vuole essere ostentazione.
Mi sento di consigliare il libro a tutti gli appassionati del genere o a chi volesse cominciare a esplorarlo.
Dario Di Gesù