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Lucky: la scrittura creativa tra narrazione e “terapia”

Prima di Amabili resti, Alice Sebold ha pubblicato Lucky, romanzo autobiografico incentrato sullo stupro subito all’età di diciannove anni, che mi ha colpito e appassionato profondamente. Un esempio in cui il vissuto diventa un’opera romanzata di grande impatto e respiro narrativo, grazie alla scrittura creativa. Con quale ruolo? Lo racconto qui.

Il successo di Amabili resti
La scrittrice statunitense Alice Sebold è conosciuta per Amabili resti, caso edito nel 2002 che ha ispirato una fortunata trasposizione cinematografica, diretta da Peter Jackson. La scomparsa della giovanissima Susie Salmon spezza un’intera famiglia, risucchiata nel vortice di un caso che sembra non risolversi. La narrazione dal punto di vista di Susie e lo sviluppo della storia presentano elementi di originalità che hanno contribuito al successo del libro e poi del film.
Il romanzo nasce da un background formativo che include la scrittura creativa; come altri scrittori, Alice Sebold ha frequentato i corsi dedicati a questa materia, in particolare come specializzazione post-laurea all’Università di Houston (Texas). 

Lucky: un evento terribile

Alice è una studentessa della Syracuse University. Come tante ragazze della sua età, ha molti sogni e… molte remore rispetto all’approccio con l’altro sesso. La sua vita viene sconvolta da uno stupro, evento che la travolge in una spirale di stati d’animo in cui il senso di colpa diventa un filo rosso. A questo punto la scrittura, insegnata dalla docente Tess Gallagher, diventa un potente strumento di rielaborazione per Alice, protagonista di un processo in cui dovrà fare la sua parte, mostrando tutto il suo coraggio e la sua determinazione.

La scrittura creativa, un’alleata per Alice Sebold

Grazie alla scrittura creativa, Sebold è riuscita a trasporre in chiave narrativa un evento traumatico che ha interessato la sua vita. Il meccanismo di immedesimazione è scattato nel momento in cui l’autrice ha proiettato la propria identità nell’Alice letteraria, cercando di mettere le distanze con la realtà. Il mondo narrativo è diventato specchio di quello reale, erigendosi su uno stile preciso, una tecnica che ha privilegiato il mostrato al raccontato, dando un saggio dell’abilità della penna. Le emozioni non sono, però, state imbrigliate dalla tecnica; al contrario, la tecnica ha permesso di dare voce al sentire della protagonista, senza mai cadere nel patetico. Tale stile caratterizza anche Amabili resti, romanzo in cui si ritrovano alcuni temi del precedente lavoro, ma spogliati di ogni riferimento autobiografico.

Scrivere: la fantasia che fa stare bene

Lucky è l’esempio di come la scrittura creativa possa generare delle storie toccanti che, al contempo, consentono all’autore o all’autrice di rielaborare un vissuto doloroso o un evento traumatico. La creatività diventa un alleato in tal senso, permettendo alle penne di proiettare il proprio vissuto su una pagina che, senza pregiudizi, diventa una fucina attiva di emozioni e suggestioni. La scrittura creativa non è una coercizione ma fornisce strumenti di liberazione, guidati dal nostro personale sentire, dalla fantasia che genera anche un prezioso atto terapeutico.
Scrivi! Prova a buttare sulla pagina bianca le tue emozioni. Come ti senti, alla fine della scrittura?

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